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Lettera Marchionne
ANSA 3 – 03/10/2011 8.49.00 – fiat:dal 1 gennaio 2012 fuori da confindustria (2)
DAL 1 GENNAIO 2012 FUORI DA CONFINDUSTRIA (2)
(ANSA) – TORINO, 3 OTT – Le lettere inviate dall’amministratore delegato a Marcegaglia sono due, identiche, una per Fiat e l’altra per Industrial. ”Cara Emma -. scrive Marchionne – negli ultimi mesi, dopo anni di immobilismo, nel nostro Paese sono state prese due importanti decisioni con l’obiettivo di creare le condizioni per il rilancio del sistema economico. Mi riferisco all’accordo interconfederale del 28 giugno, di cui Confindustria e’ stata promotrice, ma soprattutto all’approvazione da parte del Parlamento dell’Articolo 8 che prevede importanti strumenti di flessibilita’ oltre all’estensione della validita’ dell’accordo interconfederale ad intese raggiunte prima del 28 giugno”. ”La Fiat – prosegue Marchionne – fin dal primo momento ha dichiarato a Governo, Confindustria e organizzazioni sindacali il pieno apprezzamento per i due provvedimenti che avrebbero risolto molti punti nodali nei rapporti sindacali garantendo le certezze necessarie per lo sviluppo economico del nostro Paese. Questo nuovo quadro di riferimento, in un momento di particolare difficolta’ dell’economia mondiale, avrebbe permesso a tutte le imprese italiane di affrontare la competizione internazionale in condizioni meno sfavorevoli rispetto a quelle dei concorrenti. Ma con la firma dell’accordo interconfederale del 21 settembre e’ iniziato un acceso dibattito che, con prese di posizione contraddittorie e addirittura con dichiarazioni di volonta’ di evitare l’applicazione degli accordi nella prassi quotidiana, ha fortemente ridimensionato le aspettative sull’efficacia dell’Articolo 8. Si rischia quindi di snaturare l’impianto previsto dalla nuova legge e di limitare fortemente la flessibilita’ gestionale”. Marchionne ricorda che ”Fiat e’ impegnata nella costruzione di un grande gruppo internazionale con 181 stabilimenti in 30 paesi” e ”non puo’ permettersi di operare in Italia in un quadro di incertezze che la allontanano dalle condizioni esistenti in tutto il mondo industrializzato”. ”Per queste ragioni – spiega Marchionne – che non sono politiche e che non hanno nessun collegamento con i nostri futuri piani di investimento, ti confermo che, come preannunciato nella lettera del 30 giugno scorso, Fiat e Fiat Industrial hanno deciso di uscire da Confindustria con effetto dal 1 gennaio 2012. Stiamo valutando la possibilit… di collaborare, in forme da concordare, con alcune organizzazioni territoriali di Confindustria e in particolare con l’Unione Industriale di Torino. Da parte nostra, utilizzeremo la liberta’ di azione applicando in modo rigoroso le nuove disposizioni legislative. I rapporti con i nostri dipendenti e con le Organizzazioni sindacali saranno gestiti senza toccare alcun diritto dei lavoratori, nel pieno rispetto dei reciproci ruoli, come previsto dalle intese gia’ raggiunte per Pomigliano, Mirafiori e Grugliasco”. ”E’ una decisione importante, che abbiamo valutato con grande serieta’ e attenzione, alla quale non possiamo sottrarci – conclude Marchionne – perche’ non intendiamo rinunciare a essere protagonisti nello sviluppo industriale del nostro Paese”. (ANSA). ANG