Anche Enrico Cisnetto, sul Foglio di oggi, ci cade
Non penso che bisogni guardare ai guai che il mercatismo ha prodotto attraverso il sopravanzare dell’economia finanziaria rispetto a quella reale….
La questione sta diventando stucchevole. La cosiddetta economia finanziaria fa parte integrante dell’economia reale e non solo perché l’industria finanziaria (chiamiamola così, che è meglio) dà lavoro e crea ricchezza esattamente come gli altri settori produttivi del Paese. Ma anche perché non esiste “economia reale” intesa in senso moderno senza “economia finanziaria”.
L’esempio più semplice è questo: se un’azienda deve comprare un macchinario nuovo, si rivolge ad una banca. Se la banca concede un finanziamento all’azienda, quel finanziamento E’ un prodotto finanziario.
Con questo non si vuole dire che l’industria della finanza non si sia resa colpevole di eccessi e abbia commesso errori anche gravissimi. Ma non dimentichiamoci che la crisi del 2007/2008 esplode anche per un uso improprio di finanziamenti ad attività che faticheremmo a non considerare reali: l’acquisto di case. E che quella attuale ha le sue radici in prodotti finanziari (le obbligazioni di Stato) che servono anche a pagare tutte quelle attività “reali” delle quali beneficiamo o dovremmo beneficiare.