Archivi Mensili: giugno 2013

L’alibi dell’Euro e della Germania cattiva


Qualche riflessione sulla scorta di un paio di tweet che hanno riscosso una discreta disapprovazione presso i sostenitori dell’uscita dall’Euro e presso coloro che ritengono che gran parte delle colpe di questa crisi del sud Europa ricadano sulla Germania.

Sinceramente: non ho le competenze per ritenere se, dal punto di vista monetario e puramente economico, un’uscita dall’Euro sia una buona soluzione, né quelle per poter paragonare il sistema tedesco a quello italiano nel suo complesso. Ho qualche idea, però, sulla politica e sulla psicologia di un popolo come quello italiano.

La Germania cattiva, l’Euro che ci rende meno competitivi sono ottimi alibi: sarà pur vero che i Tedeschi hanno tratto dall’Euro benefici molto maggiori dei nostri, sarà pur vero che l’Euro ci ha danneggiati, ma è anche vero che questo consente, politicamente e psicologicamente, di liberarsi mentalmente dei nostri problemi; ci fa scaricare le responsabilità (nostre) su qualcun altro.

Mi riferisco alle finanze pubbliche, per esempio: non dimentichiamoci, per cortesia, che vent’anni fa, quando l’Euro ancora non c’era, il debito/PIL dei tedeschi era al 30% e quello italiano al 110%. Ma la finanza pubblica è solo un aspetto, secondo me il meno importante.

La liretta, per portare solo un esempio, ci consentiva di fare turismo a buon mercato. A tutt’oggi ne paghiamo lo scotto: alberghi a quattro stelle che ne meriterebbero due, località di vacanza senza servizi e che per anni hanno vissuto di rendita.

L’Euro e l’Europa, sono costruiti malissimo (su questo non c’è il minimo dubbio), la moneta unica avvantaggia alcuni e toglie vantaggi ad altri e, ribadisco, non sono in grado di dire se l’uscita dalla moneta unica possa portare ad un’epoca felice o al disastro completo (propendo per un’ipotesi mediana). Però ci costringono a confrontarci con i nostri difetti, a togliere la polvere da sotto al tappeto.

La possibilità di svalutare rischia di coprire le magagne di un sistema industriale che presenta ancora sacche incredibilmente  ampie di scarsa o nulla capacità di stare sul mercato: la liretta ha prodotto anche imprese sottocapitalizzate, sottospecializzate, sottodimensionate; la svalutazione rischia di allentare, di conseguenza, la pressione delle stesse imprese e dei cittadini sullo Stato perché sia più efficiente; rischia di esaltare la nostra forza, nascondendo le nostre debolezze.

 

Non mi avete convinto


C’è chi continua a coltivare l’idea che i problemi di un Paese con una burocrazia mostruosa, tasse elevatissime, spesa pubblica fuori controllo, debito pubblico elevato, classe politica sfasciata e sistema istituzionale da rivedere si possano risolvere con la politica monetaria.  Non riuscirete a convincermi e non è una questione di essere pro o contro l’Euro.

Gambaro e “violenza in rete”


A proposito di “violenza in rete” – e penso al caso della senatrice cinque stelle Adele Gambaro – tendiamo a sottovalutare l’esistenza di una minoranza attiva in rete e di una maggioranza silenziosa. Un po’ come quelli di Ro-do-tà. Certo, qua il livello è un po’ più basso.

DE LUCA gambaro immanuel PREZZO

Nick il nero


Stando a quello che scrive il Corriere alcuni del M5S liquidano la dissidente Gambaro, laureata in relazioni internazionali a Ginevra, master a Parigi, come “del giro di Nick il nero”. Questo qua

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